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Rosanna, commessa in un negozio d’abbigliamento per bambini, parla della sua scelta di non avere un figlio, maturata in giovane età, e di cosa pensa riguardo alla maternità al giorno d’oggi.

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Ecco la trascrizione completa del video:

« Compio 49 anni ad aprile, lavoro come commessa in un negozio d’abbigliamento per bambini, convivo da trent’anni e ho deciso di non avere figli perché è una cosa molto faticosa, complicata.
Non me la sono mai sentita, e questa cosa l’ho sempre detta dall’età di quindici anni: “Non mi sposo, non voglio figli’, e sono straconvinta di questa cosa. Perché comunque è tutto sulle spalle delle donne.
Non me la sento di fare figli, ecco!
E poi è un’ansia continua anche quando sono grandi; allora ho fatto questa scelta, perché mi sono accorta che praticamente per avere dei figli e un marito, tenere tutto unito insieme, è molto faticoso per quanto riguarda la donna.
Allora ho detto: “Io non ce la posso fare”, e non li ho fatti.
Ero piccolina, glielo dicevo sempre alla mia mamma: “Io non mi sposo, non faccio figli!”
“Eh, non ti parrà il vero” diceva lei, e invece è andata così.
Il mio compagno ha già un figlio, io l’ho trovato diciamo separato, però un secondo figlio gli sarebbe piaciuto con me, e io gli ho sempre detto: “No guarda, non ci siamo”, e non ne abbiamo fatto di niente; ma si sta proprio bene. Non ci manca niente, anzi c’è molta più tranquillità.
Più che altro vedo che tanti scelgono di avere un figlio però non si rendono conto di cosa vuol dire: è un sacrificio, una responsabilità continua.
Non li puoi fare e mettere lì, li devi seguire, gli devi dare una certa serenità, tranquillità che secondo me è la cosa più importante.
Non è facile, poi ‘sto mondo è abbastanza brutto. Ma non da ora, io lo vedevo già brutto da tempo.
Il mio babbo mi diceva sempre: “Non li fare, sai, per carità!”
La mia mamma ne ha avuti tre, lei era figlia unica e diceva: “I figlioli vanno fatti, insomma per un domani”. Io ho sempre detto: “No no”; sono straconvinta.

[Le altre persone] non ti capiscono perché secondo loro una coppia senza figli non è unita e invece, anche lì, non è assolutamente vero. [Dicono]: “É perché non l’hai provato, se tu ce l’avessi impazziresti… è la cosa più bella di questo mondo”, tutti questi discorsi qua…
Le persone alle quali lo racconto a volte ti giudicano egoista, non lo dicono però lo pensano, ecco.
Ma [i bambini] mi piacciono anche, ma fino a tre anni, poi basta. Fino a tre anni, fino a che fanno quello che dici tu, finché è tutto molto facile. Dai tre anni in poi, secondo me diventa tutto più complicate, più difficile, tutto più faticoso: devi stare a spiegare, a far capire… però ecco: tutta la vita tuoi, non ce la posso fare!
L’educazione penso sia la cosa più facile. Sicuramente, se sai quello che è giusto da dargli come educazione… no è tutto il contorno, il mondo fuori, la gente fuori. Comunque sono sempre tuoi, devi sempre dedicargli del tempo, sempre stargli dietro, durar fatica. Io no.
Anche perché sarei una rigida, darei tanto amore ma pretenderei veramente tanto.

Dalla mia casa si capisce che non ho figli: è perfetta, non c’è un angolo incasinato; sì, sì capisce benissimo.

Io di questo posso parlare benissimo perché ho fatto per otto anni la baby sitter e c’avevo tre maschi. È il lavoro più bello che ci sia, però poi stacchi e vai a casa tua, finisce tutte le ansie del mondo. Non ho problemi, l’ho fatto per otto anni: mi è piaciuto, li ho portati al mare, però ecco, dopo i problemi sono dei genitori.

Con qualsiasi cosa si può passare il tempo, non importa avere figli; puoi fare tante cose belle che fanno star bene le persone e ti senti bene, soddisfatta lo stesso.

[All’eredità] non ci penso mai, non ci penso mai, veramente, a chi restano le mie cose, io vivo bene giorno per giorno e faccio tutto al massimo.

Tante persone non li dovrebbero fare i figli, è meglio non farli se li devi sacrificare o comunque se li fai perché tutti li fanno, chi l’ha detto?
Non vuol dire essere femminile perché hai partorito o perché hai fatto un figlio o perché hai allattato, no, non esiste. Poi molti lo fanno subito, appena si sposano perché tanto poi il marito passa in secondo grado e amano da morire ‘sto figlio. No, puoi volere bene al marito, a tantissime altre persone anche senza avere figli: io ho seguito per un anno un tossicodipendente, l’ho fatto per un anno, avevo voglia.
Cioè io sono così: se ho voglia le faccio le cose, se no non le faccio.
Quella di fare figli è una cosa che mi mette… non lo posso fare, tutta la vita tuoi, capito?
Sono convintissima, ma veramente convinta. Quando vado lì al negozio, per dire, parlo, addirittura alcuni mi dicono: “Hai fatto la scelta più bella che tu possa aver fatto nella vita!”. Io ne sono convinta, ma molto.
Anche perché è una lotta continua con questi figlioli!
Non me ne frega niente, io sono un carattere che vado avanti con le mie idee, non mi smonta nessuno. Non mi interessa se pensi una cosa, io sono così, non mi modifico per niente e per nessuno.
E quando hai i figli tuoi non stacchi mai, è semplice. »

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