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Elena: "Quello che fai è sempre sbagliato"



Il confronto con le donne con figli start 00:04:35end 00:07:35 Elena racconta dell'importanza del confronto sulle difficoltà della maternità con altre amiche con figli e lo contrappone ai forum di donne sui social network - le cosiddette pancine - che esaltano la maternità e riducono la propria identità all'essere madri.trascrizione ELENA: "Io ricordo molto bene una sera con alcune tra le mie più care amiche dell'infanzia dove chi di noi era diventata mamma si guardava nelle palle degli occhi e si diceva: "Ma tornando indietro tu lo rifaresti?" e ognuna di noi si è onestamente detta, perché eravamo in un ambiente molto protetto e quindi tra di noi, ci siamo dette: "Ma cosa cazzo avevamo in testa quando volevamo uno, due, tre figli? Cioè sinceramente, a che cosa stavamo pensando?" e mi ricordo che quello è stato un momento bellissimo di grande liberazione, di grande consapevolezza di gruppo e anche un po' come dire: "Caspita, meno male non sono sola nel pensare che questo, pur essendo straordinario, è comunque difficile, pesante, faticoso e a volte, veramente, ti toglie il fiato". Quindi è vero, le mamme che hanno il coraggio di ammettere che questa avventura è sì un'avventura ma è anche tanto faticosa, sono in realtà poche, e di solito lo fanno, riescono ad ammettere questo, se si trovano in un ambiente protetto, in mezzo a amiche o persone da cui sanno di poter essere capite. Altrimenti la società, è vero, non accoglie volentieri queste considerazioni. Anzi mi vengono in mente quei raccapriccianti gruppi social delle mammine, pancine, cuoricini eccetera dove imperversa un'ignoranza abissale, questo è vero, però è anche vero che i figli diventano l'unico motivo di vita di queste persone e l'unica ragione addirittura del fatto di stare con un uomo o di avere una relazione.
Addirittura parlano dei rapporti sessuali come dei doveri da assolvere pur di poter ottenere il grande risultato di avere dei figli. Questo è atroce, secondo me, cioè che ci siano queste donne completamente incapaci di vivere con serenità e con onestà la propria maternità eventuale e invece si sentono costrette in un qualcosa che in fondo non appartiene neanche loro la trovo terribile come realtà."
soggetto amiche identità maternità


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