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Elena: "Quello che fai è sempre sbagliato"



La mia maternità start 00:00:00end 00:04:34 Elena si presenta e racconta la sua esperienza di maternità mettendo in luce le implicazioni che il diventare madre ha avuto sulla sua vita precedente più libera e disordinata.trascrizione ELENA: "Io sono Elena, ho cinquantuno anni e vivo in questo posto bellissimo, non proprio qua nel bosco, ma qui nel paesino qua sotto che è Malosco da circa dieci anni. Sono nata però in Lombardia.
Ho un figlio che si chiama Matteo e che è sicuramente l'amore della mia vita e che però, diciamo, è anche un'avventura molto più complessa di quello che io avevo preventivato, diciamo così. Ho desiderato tanto di avere un figlio anche se, spero che lui questo non lo sappia mai, non è stato proprio cercatissimo. È un po' capitato.
Quando ho saputo di aspettare mio figlio per un attimo sono entrata nel panico più assoluto. Avevo trentasei anni, quindi non ero una ragazzina, pur desiderandolo moltissimo non ero proprio convinta che fosse la cosa giusta averlo e averlo in quel momento dove ancora niente era chiaro nella mia vita. Non che io abbia avuto molta chiarezza di percorsi nella mia esistenza però, una volta che è arrivato, io ho sentito che era la cosa giusta averlo e spero che sia stato veramente così.
Non c'è dubbio che pur davvero provando un amore che io non credevo possibile - cioè quello per un figlio è un amore che difficilmente uno può, secondo me, capire finché non lo prova perché è talmente smisurato che uno non crede neanche di esserne capace, secondo me, finché non gli capita -, però nonostante questo, più di una volta, mi è capitato molto sinceramente di pensare che la mia vita sarebbe stata molto diversa senza di lui. Nel bene e nel male. Cioè da un lato ho pensato più di una volta che forse la sua presenza mi abbia salvata da me stessa più che altro, dal fatto di non avere molti limiti, di essere una che voleva sempre fare tutto e in ogni momento per qualsiasi cosa, che non aveva… non molto equilibrata diciamo. Invece il suo arrivo mi ha imposto un po' di ordine, un po' di ordine della vita proprio, di cose anche rispetto alla gestione quotidiana della esistenza; dall'altro, però, mi sono anche chiesta se non mi abbia un po' frenata rispetto a tante cose che avrei voluto fare. Forse proprio anche rispetto al fatto di fare esperienze diverse, di andare a vivere in un paese straniero, di fare esperienze di lavoro differenti dove potevo mettermi alla prova su cose diverse. Ci ho pensato, più di una volta, e sono giunta alla conclusione che sicuramente le cose sarebbero state diverse senza di lui. Però la sincerità prevede che io dica che potrebbero essere migliori sì, ma anche forse no, nettamente. Cioè un pochino il suo intervento salvifico, la sua esistenza … io la vivo un po' anche in questo senso. Un po' come se mi avesse dato uno scopo diverso rispetto a quello di pensare solo a me, ecco. E visto che io non è che mi volessi proprio tanto bene, forse voler bene a lui ha creato un altro piano di esistenza per me."
soggetto maternità amore libertà


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