Paola: "Un figlio ti può aprire il cuore, se non ce l'hai devi imparare da sola ad aprirlo"
Pian di Scò, Arezzo 2012 apr. 01 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Rami secchi e spiritualità start 00:11:42end 00:16:09 Partendo dall'espressione "rami secchi", Paola riflette sul percorso di crescita personale che può portare l'individuo a sviluppare una maternità spirituale, oltre i limiti della carne, della materia e della relazione, talvolta soffocante, tra genitore e figlio.trascrizione PAOLA: "Mi viene da pensare più ai fiori recisi ecco, che abbelliscono la tavola anche se poi dopo non daranno il frutto, capito? È una cosa che è più spirituale diciamo, nel senso che non c'è bisogno della materia per avere questa soddisfazione. E quindi ti dedichi più magari alla parte appunto siccome non si deve essere attaccati a niente perché comunque questo mondo lo si dovrà lasciare, quindi la materia ci lega, se ti senti coinvolto, proprio anche fisicamente - perché insomma il parto, il figlio lo devi accudire, dargli da mangiare, farlo crescere eccetera - ti forgia tutta la persona partendo dal basso. Però probabilmente si può riuscire ad avere lo stesso aspetto di donare, di amore incondizionato eccetera, senza la necessità del vincolo della materia, perché comunque la materia finirà. Cioè questo vincolo madre-figlio o genitore-figlio deve comunque finire, perché altrimenti non è più un atto d'amore ma un sequestro, che spesso i genitori fanno nei confronti dei figli, no? ché hanno paura di lasciarlo andare; non lo vogliono far crescere perché in qualche modo diventa linfa vitale da succhiare più che da dare, capito? E allora chi riesce a donare senza bisogno di avere in cambio questa cosa materiale di soddisfazione immensa che penso ti possa riuscire a dare un figlio - perché vedo che mi dà soddisfazione una piccola cosa che faccio, figurati un essere umano a cui doni la vita, dev'essere una cosa fantastica - però penso che non sia obbligatorio per l'evoluzione individuale, e quindi chi anzi sceglie di non averlo secondo me addirittura cerca di evolvere la razza umana a livello spirituale senza bisogno appunto di passare dall'animalità, ecco.
Riuscire ad avere un istinto materno senza il limite della materia penso che sia il non plus ultra. Cioè riuscire a considerare tutti figli, tutte le persone che incontri dei figli, e quindi disporsi a cuore aperto e cercare di dare il meglio, il massimo a quella persona anche se la vedrai solo in quell'occasione, ad esempio, senza bisogno dell'attaccamento, di avere in cambio qualcosa necessariamente. Invece spesso i genitori possono diventare anche soffocanti e quindi bloccare lo sviluppo del figlio perché si attaccano in maniera spropositata. Ed è giusto che ci sia questo attaccamento nel periodo in cui il bambino non è autosufficiente, ma poi bisogna cercare di dargli modo di diventarlo il prima possibile, autosufficiente perché dev'essere un uomo nel mondo e non una tua propaggine, che puoi dominare e indirizzare nella vita. Non puoi vivere la vita del figlio, cosa che invece spesso i genitori purtroppo fanno, scivolano in questo errore."soggetto istinto materno maternità amore