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Paola: "Un figlio ti può aprire il cuore, se non ce l'hai devi imparare da sola ad aprirlo"
Paola
Pian di Scò, Arezzo 2012 apr. 01 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro



Il giudizio sociale start 00:05:38end 00:07:44 Paola ricorda il giudizio sociale subìto dalla sua famiglia in occasione della separazione dei genitori. Racconta di ricevere spesso domande sui figli da parte dei suoi pazienti che compiangono la sua condizione di non essere madre.trascrizione PAOLA: "Oggi non lo so perché non mi interessa, ne sto totalmente al di fuori. Mentre invece quando magari ero giovane, in qualche modo ne sono stata condizionata perché tipo, quando i miei si sono separati, perché sono stati la prima coppia - appena è passata la legge sul divorzio, praticamente loro si sono adoperati per affrontare questa situazione - nel paese erano i primi che si separavano e poi erano anche personaggi in vista, perché mio padre era il medico, la mia mamma era la preside della scuola, e quindi ci sono stati un po' di problemi - il prete faceva passare in brutta luce la mia mamma - ci sono stati vari problemi, in paese era diventato uno scoop insomma. E noi, io per lo meno, io ne ho subito le conseguenze. Mio fratello era più piccolo e forse, essendo maschio, ne ha risentito meno. O forse anche perché lui ha un carattere che tende a evitare i dolori, mentre invece io di solito se li sento cerco di indagare, e va a finire che magari li perpetuo.
Sì, per esempio nel lavoro i pazienti a volte mi chiedono: "ma.. lei c'ha figli?" e io gli dico di "no" e loro si dispiacciono, dicono: "ah, peccato", come se fosse un trauma o una grande perdita. Non lo so. Cioè mi compiangono, ecco."
soggetto separazione giudizio sociale lavoro partner


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