skip to Main Content
“Basta Veramente Solo L’amore”

“Basta veramente solo l’amore”

La testimonianza di Chiara, 33 anni:

Ciao a tutte e tutti e grazie infinite per la vivificante ventata di libertà e tolleranza che si respira qui!

Io mi chiamo Chiara, ho 33 anni e vivo in Liguria, quasi Francia.
Asociale patologica. Ma davvero. Diciamo sociopatica NON violenta (sono pacifista).
Sono childfree da sempre, fin dall’asilo, anzi allora detestavo i bambini molto più di ora perché non potevo evitarli, essendo miei coetanei!
Oggi continuano a non piacermi tranne pochi, 15/20 min alla volta. possibilmente non devo stare da sola con loro, così posso gestire la cosa, se no fuggo. Hihihi!!

Essendo sempre stata chilfree ed essendo decisamente anticonformista per molte altre cose sono abituata a pressioni, pregiudizi etc e ormai li do per scontati, fanno parte dell’ ipocrisia pervasiva che caratterizza il 90% degli umani (non la mia specie preferita).
Ho imparato a gestirlo, del resto ormai sono adulta e libera (nessuno mi può costringere per fortuna) quindi nessun reale problema.
Semplicemente i bambini e in particolare il fare figli è una cosa che non mi riguarda, come la spuma da barba o la Formula 1, o i trucchi o la moda, stirare, giocare in borsa.. per il resto ho interessi abbastanza variegati e un po’ strani (astronomia, fantascienza, nuoto, animali e etologia, ecc). Sono una scienziata, vedevo Quark al posto dei cartoni.
Ho la IUD (Mirena, che è la mejo IUD per molti versi) e anche prima stavo molto molto attenta.

Sono stata cresciuta praticamente da mia nonna, che adoravo, che mi capiva (se avessi figliato sarebbe stata contenta, ma non mi ha mai giudicata) e che purtroppo non c’è più dal 2012.
I miei genitori sono in realtà childfree troppo conformisti per restare tali e poveri non sono stati molto felici. Non ci frequentiamo più con mio indicibile sollievo.

Sono molto fortunata perché ho un lavoro che mi pace molto, sono riuscita finalmente a vivere in un posto che mi piace e mi sono conquistata la preziosissima libertà e anche perché ho 2 lupacchiotti e 3 felini, il che per me è semplicemente il paradiso!
Ho anche un bipede hihi, sono sposata da 3 anni con il mio essere umano preferito (uno dei pochissimi che veramente mi piacciono), lui ha 13 anni più di me e ci conosciamo da quando ne ho 17 (ma ci siamo fidanzati quando ne avevo 19 quindi tutto legale!)

Lui se avesse trovato una donna “normale” tipo che cucina e stira, che accetta di fare vita di famiglia e vuole figli, certamente ne avrebbe avuti e sarebbe stato contento, credo che sarebbe stato anche un bravo papà (è un meraviglioso Zio e lo amo anche per questo perché fa divertire anche me), se la mamma avesse fatto ampiamente la sua parte, evitandogli troppe rogne.
Essendosi innamorato di me ed essendo riamato sinceramente sa come sono (ho chiarito la cosa in tempi non sospetti e l’ho ribadita fino alla nausea) e gli va bene così.
Anzi il problema peggiore è la mia estrema asocialità! Quella sì che gli risulta un po’ difficile da accettare e gestire e ha pure ragione.
Continuo comunque a ribadire che, se un giorno capisse che se non diventerà mai padre, non potrà essere davvero felice, lo saluterò con affetto e ogni benedizione (se me ne parla senza sotterfugi subito) ed anzi vorrei che restassimo amici e gli vorrò sempre molto bene.
Se resta con me meglio! Sempre se riesca a sopportare tutto il resto (non ho idea di come faccia!!!)

Suoceri, cognati, 3 nipotine ormai grandi, ragazze splendide con 2 genitori molto intelligenti.
Alcuni tentativi di pressioni da quel fronte, ma si tratta di persone civili e io sono abituata a molto peggio in quanto a pressioni/tentativi di farti sentire inadeguata/giudizi e fondamentalismi, quindi faccio la finta tonta e ridacchio, ripeto, la che semplicemente non mi riguarda.
Se il discorso si facesse davvero serio, farei notare che sarebbe assolutamente non etico fare nascere una creatura innocente (che non ha chiesto di venire al mondo) da una madre che non la desidera.
Proprio perché almeno i diritti dell’ipotetico nascituro dovrebbero esser sacri per tutti (ricordo che dovrebbero esserlo anche quelli della donna che è già persona), allora il primissimo diritto è che la tua mamma ti voglia. Davvero.
Se qualcuno provasse a ribattere, ricorderei con tatto che parlo per esperienza diretta. Punto. (Provate a narcotizzarmi ed inseminarmi artificialmente se no).

Con gli estranei: sto bene così, sono zia e abbiamo una bimba adottata a distanza (cosa molto bella e che consiglierei a tutti) più i numerosi e variopinti quadrupedi

Altro essere umano che amo davvero è la mia migliore amica nonché “sorella adottiva per scelta”, detta Yoda (io sono Obi-Wan), conosciuta all’università.
Lei vorrebbe avere bimbi ed io sarei contentissima per lei e sarei Zia (un po’ assente, ma sinceramente affezionata, per la serie “amiamoci da lontano”).
Lei dice che (essendo secondo lei una bella persona) sarei una brava mamma, ma ha capito che semplicemente non lo desidero (il che è un requisito minimo, non sufficiente, ma certamente necessario) e mi rispetta e soprattutto mi vuole bene per come sono (cosa rara tra gli umani!), ed è per questo che io adoro lei e la considero la mia vera famiglia, perché è famiglia per scelta (insieme a mio marito)

Queste sono le uniche due vere eccezioni alla mia asocialità, anche se ho alcuni cari amici (pochi ma buoni, anche loro nerd) e qualche volta ci vediamo anche (però la sera ho sonno!).

Ah sì, sono una dormigliona leggendaria (nemmeno i gatti mi svegliano).
Adoro nuotare in mare e fare passeggiate nei boschi nei mesi in cui l’H2O è davvero troppo fredda.
Sono golosa pigra e fancaxxista e mi sta abbastanza bene così (salvo eccessi che però ci sono, sono tremenda).
Sono astemia (tranne se sono raffreddata) e non fumo e cerco di essere abbastanza salutista, cioccolato a parte!

Ecco, sono partita con 3 righe, ma mi sembrava poco ed ora ho esagerato però non mi va di riscremare tutto, quindi se siete arrivati fin qui a leggere scusatemi, non sono abituata a parlare tanto e solo di me stessa, però è quasi catartico.

Per quanto riguarda le ispirazioni familiari, ho una zia è uno zio che in realtà sono i cugini di mia madre che sono sempre stati felicemente childfree, quindi non sono il primo caso in famiglia e ho sempre avuto questo esempio illustre.

Forse per invidia o per paura di destabilizzazione sia della società come la concepiscono sia delle proprie stesse convinzioni, in effetti si capisce perché questa scelta soprattutto nelle donne viene spesso stigmatizzata.
Personalmente di pressioni ne ho sempre ricevute parecchie, ma l’argomento “figli” era solo uno dei tanti, da tutte le direzioni fin dall’asilo perché sono sempre stata fieramente maschiaccio. Oggi si direbbe paura del gender.
Le pressioni da parte dei miei genitori sono state sempre tese a che sembrassi ben educata agli occhi dei professori e dei loro amici e che prendessi bei voti.
Certo la loro ossessione per la normalità probabilmente li avrebbe portati a cercare di obbligarmi anche a figliare, ma non ci sono nemmeno arrivati perché le mie scelte sono state completamente contrarie a quelle che loro avrebbero voluto impormi e per fortuna non ci sentiamo più da anni per reciproco accordo e con mio imperituro sollievo.

Mia nonna era cattolica quindi era l’unica che avrebbe avuto un motivo lontanamente valido per cercare di convincermi ad avere figli, ma è una delle pochissime persone che non ci hanno mai nemmeno lontanamente provato per questione di affetto e di rispetto e se c’è arrivata, lei vuol dire che basta veramente solo l’amore.

Mia nonna era una persona straordinaria e mi voleva davvero tanto bene però in questo è stata anche aiutata dall’avere sotto gli occhi il terribile esempio di mia madre che non aveva il minimo senso materno ed è stata sempre molto molto infelice, rendendo anche parecchio infelici noi

Però ci tengo a precisare che ci sono anche tantissimi childfree che provengono da famiglie felici serene ed equilibrate. Ma non vorrei che passasse lo stereotipo della poverina che ha avuto un’infanzia infelice e che per questo non se la sente di diventare madre perché è una sorta di falso alibi e come in tanti, con fare comprensivo, hanno cercato di etichettarmi.

Ipotizzare o dare quasi per scontato che una determinata caratteristica o un tratto della personalità sia dovuto a traumi passati equivale a considerarlo quasi una malattia ed è lo stesso errore odioso che è stato fatto dalla medicina ufficiale nei confronti dell’omosessualità per decenni.
Per fortuna gli ultimi protocolli non solo hanno depennato l’omosessualità dall’elenco delle malattie psichiatriche, ma addirittura stanno introducendo l’omofobia classificata come disturbo.
Infatti può essere considerata una patologica paura del diverso che rende impossibile non solo l’accettazione, ma anche il rispetto e che anzi porta a combatterlo in modo violento.
Io credo che per molti versi, un discorso decisamente analogo si possa fare per noi!

E dico un’altra cosa: da ragazza invidiavo i figli adottati, perché avevano la certezza di essere davvero voluti, consapevolmente, e quindi, pensavo, sarebbero stati amati in modo incondizionato da genitori consapevoli ed equilibrati .. e intanto le coppie gay non possono adottare..concludo così.

Back To Top