Anne, Lena e Brigitta: tre storie di maternità oltre i tabù
Berlino (Germania) 2017 nov. 30 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour
Paternità e ruoli di cura start 00:17:29end 00:23:25 Anne, Brigitta e Lena riflettono sul tema della paternità, partendo dalle rispettive esperienze e riflettendo sui ruoli di cura, indipendentemente dai ruoli biologici. Anne ha affidato la crescita dei suoi figli al loro padre; Brigitta si è presa carico per intero dell'educazione del figlio, cercando comunque di offrirgli figure di riferimento maschili, tra coinquilini, maestri ed educatori. Lena riconosce il ruolo essenziale del padre osservando quanto alla figlia più piccola manchi questa figura.trascrizione Italiano:
ANNE: "La paternità è un tema di cui mi sono occupata molto. Nella mia situazione, il padre, con l'aiuto della sua famiglia, ha cresciuto i miei figli. Nei primi anni ero convinta che gli uomini fossero capaci come le donne ad essere empatici, affettuosi e fiduciosi in una relazione. Deve funzionare allo stesso modo.
Ho cercato degli esempi reali, nella letteratura, ma sono arrivata a un punto dove anche in Germania, dove sta cambiando molto la percezione dei padri che si occupano dei loro bambini fino dall'inizio, purtroppo siamo ancora molto lontani dalla parità. Sfortunatamente nella mia esperienza ho dovuto constatare che alcuni si sentono dei supereroi quando vanno da soli al parco giochi la domenica e prendono un paio di mesi di congedo di paternità.
In Germania si discute molto del lavoro di cura. Anche se ci sono dei cambiamenti in atto, le donne non hanno più voglia di pensare agli appuntamenti dal medico, fare le pulizie di casa, cucinare. Io direi che i padri tedeschi sono come degli zii."
BRIGITTA: "I padri non ci servono... anche io ero convinta di questo. Ho incominciato ad avere dei dubbi quando sono rimasta incinta. Il padre biologico era sette anni più giovane di me, non era cosa, ero la sua prima donna, la prima con cui aveva fatto sesso. Allora ho avuto mio figlio senza padre.
E mi sono resa conto che è tutto ingiusto come si svolge. In realtà non c'è ancora parità di ruoli. Questo è quello che ho fatto ma ho pagato un caro prezzo per questo. Ho trascorso diciotto anni della mia vita in appartamenti con coinquilini maschi così che mio figlio potesse avere degli esempi maschili. Sono stata attenta che i maestri e gli insegnanti fossero maschi. Credo che il ruolo maschile sia importante per i bambini, questo indipendentemente dal fatto che sia il padre a esercitarlo.
Due cose ho imparato diventando madre: una è questo amore incondizionato, questo amore assoluto che prima non si conosce. E la seconda, avendo avuto un figlio maschio, è che è migliorata la mia immagine degli uomini. Credo che prima odiavo gli uomini, questo è cambiato e si é relativizzato perché crescendo un figlio maschio incominci a capirli. Oggi direi che gli uomini sono importanti per l'educazione dei figli."
LENA: "Per me questo è un tema problematico, perché ho avuto tutte e due le mie figlie senza padre. Prima anche io avevo un atteggiamento da amazzone e credevo che non fossero importanti. Ma adesso la vedo in un altro modo. So che la mia piccola sente molto la mancanza di suo padre, e di sua nonna e di tutti quelli che non si sono assunti la loro responsabilità. I padri sono importanti, non ho una soluzione, cerco di essere una buona madre. E questo è qualcosa a cui penso sempre, c'è spazio per migliorare, perché lei è semplicemente una bambina meravigliosa, che fa sempre tutto con amore, senza mai arrabbiarsi. Non so, ma credo che anche i padri siano molto importanti, in realtà. Ma io non ne ho uno e posso farne a meno."
ANNE: "Io credo che le madri cerchino sempre di dare il meglio ai loro figli. O si hanno delle figure con cui il bambino si puoi identificare oppure si deve spiegare che ci sono certi membri nella famiglia che non vivono con noi. Queste sono cose impegnative. Ma allo stesso tempo capita spesso che gli uomini si tirino fuori completamente quando ci sono questi conflitti, le domande... Questa cosa ancora esiste su molti livelli ed è la differenza che ho imparato. E ho osservato che i padri che si occupano dei bambini eliminano la madre, dicendo che non era una buona madre ed é andata via. Mentre noi donne cerchiamo, anche nelle peggiori situazioni, il dialogo con il padre, perché sappiamo che è importante per il bambino. E questa é un differenza grande... Le donne cercano di migliorare la situazione per il bambino.
La domanda è: servono madre e padre, o sono più importanti delle persone con cui identificarsi? Ed è questo che ho imparato, ho la sensazione che questa sia la cosa più importante.
Lavoro con persone delle famiglie arcobaleno, persone trans. Spesso sono costellazioni familiari, dove forse non c'è nemmeno un genitore biologico, c'è tanto amore e coesione. È completamente chiaro ai bambini che quella è la loro famiglia. Ed è questo il punto che trovo davvero entusiasmante."
Tedesco:
ANNE: "So Vaterschaft ist halt auch ein Thema, mit dem ich mich auch, ich würde schon sagen, viel beschäftigt habe, da in meiner Situation der Vater ja derjenige war, der die Kinder mit Hilfe seiner Familie großgezogen hat. Ich habe immer versucht. Mal die ersten Jahre ganz, ganz fest daran zu glauben, Männer machen das, können das genauso wie Frauen, das ist einfach, das ist Empathie, das ist Liebe, das ist Vertrauen in einer Beziehung, das muss doch möglich sein, dass das einfach wirklich gleichberechtigt funktioniert.
Ich hab nach Literatur gesucht, Ich hab nach Vorbildern gesucht und ich bin leider auch wirklich an den Punkt gekommen, dass auch in Deutschland, wo sich sehr viel tut, in der Väter Bewegung, wo Väter wirklich neues Verständnis auch entwickeln die einfach ihre Kinder von klein auf viel mehr betreuen wollen, dass es absolut noch nicht ausgewogen ist. Das Ich hab, Leider Gottes, wirklich die Erfahrung machen müssen, dass Männer sich schon selbst hypen und wir die besten Väter erklären, wenn sie dann Sonntags mit dem Kind auf dem Spielplatz gehen und ein paar Monate Elternzeit machen. Und ich würde sagen, in Deutschland geht die Debatte ganz viele
um die Fürsorgearbeit, also was unter dem Begriff Care Bewegung auch stattfindet, wirklich die Frage danach, dass Frau keine Lust mehr hat, die Arzttermine, den Haushalt, die Versorgung zu machen und ich würde sagen,
der deutsche Vater hat so eine Onkelhaltung."
BRIGITTA: "Väter geht auch ohne, das war ja mein großes Motto, Ich war ganz fest überzeugt, dass es keine Väter bedarf. Und dann habe ich aber so ganz kleine Zweifel bekommen. Mitten in diese Zweifel hinein wurde ich schwanger, der Vater war der Vater des Kindes, der Zeuge, der war einfach 7 Jahre jünger als ich, es kam überhaupt nicht in Frage.
Ich war die erste Frau mit der er überhaupt Sex hatte, das war so ein Volltreffer und deshalb habe ich natürlich dann mein Kind ohne Vater bekommen. Deshalb habe ich mich tatsächlich aus dieser ganzen Geschichte, dieses Leiden darunter, dass es so ungerecht abläuft und dass sie sich auf so viel Lorbeeren einheim sind, was sie dann eigentlich gar nicht haben, das habe ich dann, diesen Preis habe ich nicht gezahlt, aber, ich habe den Preis gezahlt, dass ich konsequenterweise 18 Jahre meines Lebens in Männer-wg gewohnt habe, damit mein Kind männliche Vorbilder hat, ich habe geguckt, als ein männlicher Erzieher, ich habe geguckt, dass er männliche Lehrer hat.
Und ich habe schon, ich denke schon, dass man das wirklich braucht, dieses Männerbild auch.
Also jetzt ganz unabhängig davon, was für ein Glück man hat und wie dieser Vater die Rolle annimmt oder ausübt.
Ich glaube, dass das sehr wichtig ist, und es ist übrigens auch eine der fast 2 wichtigsten Sachen, die ich dadurch, dass ich Mutter geworden bin, erlernt habe, das eine ist wirklich die Erfahrung dieser bedingungslosen Liebe, das Frage ich euch, man kann ja wirklich von dieser bedingungslosen Liebe reden, die man vorher so nicht gekannt hat. Und das zweite ist, dass ich dadurch, dass ich einen Jungen erzogen hab, hat sich mein Männerbild ein bisschen verbessert und ich bin von, ich glaube, ich war früher in einer Männerhasserin und das hat sich wunderbar relativiert, weil wenn du ein männliches Kind erziehst oder so, dann verstehst du das andere Geschlecht auch und so.. und an der Stelle würde ich sagen, ja, ich glaube es ist nicht schlecht, es ist schon auch wichtig, dass Männer mit bei der Erziehung sind."
LENA: "Für mich ist das ein eher problematisches Thema, da ich beide meine Töchter ohne Vater erstmal bekommen habe, ich glaube ich bin früher auch immer schon so ein bisschen amazonenmäßig unterwegs gewesen und hab deshalb irgendwie auch gedacht, das ist nicht so wichtig. Das sehe ich mittlerweile auch ganz anders.
Also ich weiß auf jeden Fall, dass meine kleine Tochter ihren Vater unheimlich vermisst und natürlich auch ihre Oma und alle anderen Familienangehörigkeiten, die sich aus der Verantwortung gestohlen haben.
Also ich glaub, Väter sind total wichtig, ich hab jetzt keine Lösung für das Problem. Ich kann einfach nur versuchen ihr eine gute Mutter zu sein und das ist halt auch was wo ich immer wieder dran bin, dass ich immer wieder denke, das ist verbesserungswürdig, was ich da leiste, also weil sie einfach auch ein ganz wundervolles Kind ist, was immer alles lieb mitmacht, da muss man doch nie böse werden, oder? Ja, keine Ahnung, aber Väter halte ich auch für sehr wichtig eigentlich. Aber ich habe keineund das geht auch ohne."
ANNE: "Ich glaube, ganz spannend daran ist halt einfach auch, dass die Mütter dann ganz stark wirklich danach suchen, was ist das Beste für das Kind und man halt wirklich irgendwie immer wieder merkt okay entweder das Kind braucht Identifikationsfiguren oder man muss dem Kind erklären, dass es Familienangehörige gibt, die nicht mit einem Leben, das sind Dinge, die beschäftigen uns, mit denen wissen wir uns auseinandersetzen.
Gleichzeitig ist es aber auch so, dass eben ganz oft sich Männlichkeiten eben auch komplett rausnehmen, während wir diese Konflikte, die Fragen, also das ist ja was, was einen wirklich auch ganz lange immer wieder auf ganz vielen verschiedenen Ebenen immer wieder beschäftigt, und das ist eben auch so der, der der Unterschied, den ich kennengelernt habe, dass eben, wenn Väter kindererziehende auch sehr schnell mal die Tür zu machen und die Mutter irgendwie vor der Tür draußen lassen und sagen, so, das war keine gute Mutter, die ist jetzt weg, die war nicht gut und fertig, während Frauen versuchen, in den schlimmsten Situationen irgendwie noch für das Kind zu ermöglichen, dass es einen guten Zugang hat, und das sind auch so Unterschiede, die ich dann immer wieder sehe,
dass Frauen da oft viel mehr bereit sind, einen Weg zu nehmen.
So, da ist auch so die Frage sind es braucht das Kind Vater braucht das Kind Mutter oder braucht das Kind wirklich bindungspersonen Identifikation, role Models und das ist so das was ich für mich gelernt habe, dass ich das Gefühl hab, dass das ist das Wichtigste.
Ich hab auch viel mit Leuten zu tun, die eben Regenbogenfamilien transidentitäten. Das sind ganz oft familienkonstellationen, wo überhaupt mehrheitlich vielleicht nicht mal ein biologischer Elternteil mit dabei ist. Aber so eine Liebe ist und so ein miteinander ist, dass das für die Kinder vollkommen klar ist, das ist meine Familie und das ist das, was ich ganz spannend finde."
Inglese:
ANNE: "Fatherhood is a topic that I have dealt with a lot. In my situation, the father with the help of his family raised my children. In the early years, I was convinced that men were as capable as women of being empathetic, affectionate and confident in a relationship. It had to work the same way.
I have looked for real examples, in literature, but I have reached a point where even in Germany, where the perception of fathers who take care of their children very early on is changing a lot, unfortunately we are still very far from equality. Unfortunately, in my experience I had to notice that some feel like superheroes when they go to the playground alone on Sundays and take a couple of months of paternity leave.
In Germany, there is a lot of discussion about care work. Although there are changes taking place, women no longer feel like thinking about doctor's appointments, cleaning the house, cooking. I would say that German fathers are like uncles."
BRIGITTA: "We don't need fathers... I was convinced of that too. I started having doubts when I got pregnant. The biological father was seven years younger than me, he was not the case, I was his first woman, the first one he had sex with. Then I had a son without a father. And I realized it's all unfair how it plays out. In reality, there is still no equality of roles. That's what I did but I paid a heavy price for it.
I spent 18 years of my life in apartments with male roommates so my son could have male role models. I was careful that he had men as teachers. I believe that the male role is important for children, regardless of whether it's the father.
I think it's important, two things I learned by becoming a mother: one is this unconditional love, this absolute love that you didn't experience before. And the second, having a son improved my image of men. I think that before I hated men, this has changed and has been relativized. Because when you raise a son you begin to understand them, today I would say that men are important for the education of children."
LENA: "For me this is a problematic issue, because I had both of my daughters without a father. I used to have an Amazonian attitude, too, and I didn't think they were important. But now I see it differently.
I know that my little girl misses her father very much, and her grandmother and all those who have not taken their responsibility. Fathers are important, I don't have a solution, I try to be a good mother. And this is something that I always think about, there is room for improvement, because she is simply a wonderful child, who always does everything with love, without ever getting angry. I don't know, but I think fathers are very important, too, actually. But I don't have one, and I can do without it."
ANNE: "I believe that mothers always try to give the best to their children. Either you have figures with whom the child can identify, or you have to explain that there are certain members in the family who don't live with us. These are challenging things. But at the same time, it often happens that men pull themselves out completely when there are these conflicts, the questions... This thing still exists on many levels and it's the difference I've learned. And I observed that the fathers who take care of the children eliminate the mother, saying that she was not a good mother and she left.
While we women seek, even in the worst situations, a dialogue with the father, because we know that it is important for the child. And that's a big difference... Women try to improve the situation for the child.
The question is: are mother and father needed, or is it more important to have people to identify with? And that's what I learned, I feel like this is the most important thing. I work with people from rainbow families, trans people. Often they are family constellations, where perhaps there is not even a biological parent, there is so much love and cohesion. It's completely clear to the kids, this is my family. And that's the point that I find really exciting."soggetto paternità cura figli amore