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Il Cerchio delle donne di Latina



La testimonianza di Stefania start 00:04:27end 00:07:28 Stefania, assistente sociale e madre di quattro figli, racconta come l'essere madre non sia da confondere con l'essere donna: non è una qualità fondativa ma una scelta e condizione da vivere con piena responsabilità.trascrizione STEFANIA: "Io mi chiamo Stefania. Tutti hanno detto l'età, quindi ne ho sessantatré e dal primo luglio sono in pensione.
Per una vita ho lavorato come assistente sociale, mi sono sempre occupata degli altri, proprio nello stereotipo della donna che si prende cura di. In realtà ho sempre cercato me stessa anche nel rapporto con gli utenti, me ne sono resa conto poi nel tempo scrivendo di tutto quello che vivevo. Che dire? Nella mia vita ho sempre vissuto in bilico tra due culture: un papà straniero, mamma romana, quindi insomma tanti tanti impicci e tante difficoltà di trovare un'identità che mi raccogliesse. Sicuramente molto importante [è stataa figura di mia nonna croata che m'ha cresciuto per la maggior parte del tempo.
Ho sempre [avuto] questa figura di donna che è stata molto importante.
Ho quattro figli, di cui tre figlie e un bambino. Allora uno dice: perché stai qui? Conosco Tatiana. Intanto la cena delle donne, il collettivo di donne… non potevo non esserci, nel senso che per me ha sempre rappresentato (appunto a partire da mia nonna, dalla mia infanzia, a tutta la mia vita, il rapporto con le mie figlie), ha sempre rappresentato qualche cosa di molto importante, molto molto significativo.
Io credo che tutti noi cerchiamo solo un'identità e capire chi siamo e devo dire che come specchio le donne sono molto importanti. E quindi sto qui molto contenta di condividere con voi qualsiasi cosa. Non credo assolutamente che sia caratterizzante della donna avere figli. Io il primo figlio l'ho avuto a trent'anni. Non li ho voluti prima e invece li ho voluti dopo, forse in un momento bello della mia vita, ho incontrato la persona giusta con cui metterli al mondo. Sono una grande responsabilità. Mi sono sempre distinta tra l'essere donna e mamma, cioè non è mai confluita la cosa in una confusione totalizzante. Non è così. Ho sempre cercato di mantenere principalmente me stessa, le mie scelte, i miei desideri, le mie cose. A quarant'anni mi sono iscritta all'università. Mi sono messa a studiare, pure con i bambini, insegnando loro il rispetto delle scelte che fa la persona. Io ho sempre rispettato molto loro, loro hanno sempre rispettato molto me. E continuiamo in questo rapporto devo dire molto bello, quindi mi sento anche molto fortunata su questo. Ho sempre pensato che ad essere mamma uno ci deve arrivare dopo un lungo percorso di ricerca di se stessa e non è detto che ci debba arrivare, se ci arriva va bene, se non ci arriva è bene uguale."]]>
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