Elba Teresa: "Con un figlio non avrei avuto la forza e la libertà di generarmi"

Spezzare il pensiero unico start 00:30:32end 00:33:10 Elba Teresa critica il bisogno sociale che osserva attorno a sé di continuare a produrre una famiglia-tradizionale senza cercare vie di pensiero e di azione diverse.trascrizione ELBA TERESA: "Tante donne incinte, tante, io le vedo; non so, c'è gente che dice qua non si procrea, ma per me se ti procrea troppo, per me ci sono troppi figli, ossia troppi figli, pochi genitori. È questo il punto. No, io mi dico questo bisogno di continuare a produrre famiglia tradizionale, questo bisogno di continuare a procreare in un mondo che si sta sfasciando, in mondo così distrutto, inquinato, in un mondo dove abbiamo bisogno di crescere, di persone che possano costruire uno spazio per... dove si possa dopodiché, se ci fosse uno spazio dove queste creature potessero vivere meglio Perché io con questa cosa di avere dei figli perché il comando... rispondo a un ordine, dobbiamo essere mamme, dobbiamo procreare, questo non lo sopporto, mi sembra una violenza incredibile.
Io credo che la nostra generazione è stata una generazione di padri divisi soprattutto. Sono poche quelle famiglie che si mantengono; allora io vedo che la risposta dei figli che hanno subito la divisione dei babbi è due: o non fare famiglia o fare una famiglia unita, coesa con tanti figli. Cercare sempre la soluzione facendo, mai dicendo: "No, non faccio, prima rifletto, prima di agire rifletto, cosa voglio, cosa posso".
Sempre fuori, questo atteggiamento di entrare più nella coscienza, ognuno nella propria coscienza, no?, in questo bisogno sempre di salvezza, di proporre e di continuare a continuare questa catena. No? Io mi sono sentita molto contenta quando ho detto: "No, io ho spezzato l'anello della catena che veniva non so da chi". Allora io sono stata molto... però vedo che, no, questo bisogno di continuare a tramandare un pensiero uguale, un pensiero unico, un pensiero che basta, io non ce ne posso più di questo pensiero."soggetto scelta sovrappopolazione famiglia