Elba Teresa: "Con un figlio non avrei avuto la forza e la libertà di generarmi"

La famiglia d'origine start 00:12:26end 00:15:24 Elba Teresa racconta il rapporto conflittuale con i genitori e in particolare con la madre, l'esperienza di allontanamento da loro in Patagonia e il recupero della relazione grazie all'esperienza della psicanalisi che l'ha condotta a riconoscere la propria identità.trascrizione ELBA TERESA: "All'inizio era una lite continua e costante, lite era una cosa terribile, anche sono stata senza parlarmi con i miei genitori perché io allora, sono stata a Buenos Aires, dopo ho fatto un esilio interno, sono andata in Patagonia, dove sono stata due anni a vivere; lì mi sono allontanata dai miei genitori per le continue discussioni e liti, soprattutto con la mia mamma. Io ero la figlia, la pecora nera, la figlia prima, maggiorenne, l'esempio da condannare, da diseredare. La minaccia, allora io dicevo: "che me ne frega dell'eredità, io voglio vivere! Voglio la vita!". Ossia c'è stato sempre qualcosa sempre di più forte di me per cui la mia scelta era vivere e vivere la libertà e vivere come sono, come mi sento, non come l'altro non vuole.
Dopodiché quando hanno visto che io comunque con la mia modalità ho costruito tante cose, ero una persona rispettata, una persona che lavorava, una persona anche costruttiva, allora hanno cambiato totalmente, hanno iniziato a cambiare totalmente al punto che sono rimasta la figlia - che forse sempre lo sono stata - la figlia eletta. Solo che sono stati molto defraudati in tutto il periodo dell'adolescenza, perché avevo fatto le scelte contrarie, totalmente contrarie, al loro modo di pensare. Per me è stato difficilissimo però è lì dove mi ha aiutato fare, iniziare a fare, un percorso analitico. Senza il percorso analitico non lo so, comunque avrei pagato forse un prezzo ancora molto più caro di quello ho dovuto pagare.
Però sì, è molto difficile venirne fuori perché i pensieri perché? che cosa quali sono i fantasmi? Se io non faccio come loro vogliono, non mi amano, mi abbandonano, mi tolgono l'affetto? affrontare questo è difficilissimo. Sì lo so, però era più difficile non amarmi, non rispettarmi, non essere d'accordo con me. Allora ho detto: "non c'è scelta, nel senso che non posso avere tutte e due; non posso avere l'amore di loro rinunciando all'amore per la vita come io me la sento, me la voglio fare e vivere".
Allora, per me, la scoperta dell'analisi è stata meravigliosa perché mi ha permesso a me di fare un tesoro di tante questioni, venirne fuori e continuare a costruire però mi ha permesso anche di aiutare e vedere tante realtà, lavorare con tante persone anche sottomesse a questo non poter scegliere di avere un figlio."soggetto famiglia d'origine libertà psicanalisi giudizio sociale identità