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Momi: "L'esperienza devastante della gravidanza extrauterina"



La famiglia d'origine start 00:16:17end 00:21:37 Momi parla del rapporto ambivalente con i genitori e di come entrambi non abbiano superato l'esperienza dolorosa della gravidanza extrauterina.trascrizione MOMI: "Allora, mia madre mi ha fatta molto giovane, aveva ventidue, ventitre anni e però era ancora molto figlia. Figlia di una madre molto forte, molto impegnativa, a volte debordante, e quindi è rimasta sempre un po' figlia. Mia mamma ha con me un rapporto poco di madre e un po' più di sorella maggiore e questo spesso non è stato molto facile per me perché io avevo bisogno di una presenza un pochino più forte, invece a volte sono io quella che fa un po' da mamma.
Mio padre faceva l'attore quando sono nata quindi era sempre in giro e ci siamo visti poco - e anche lui, entrambi figli di separati, quindi ai tempi situazioni poco semplici - e anche lui, comunque, con una forte dose infantile all'interno. Quindi io ho due genitori poco genitori e spesso quando vogliono fare i genitori, siccome non sono abituata, iniziano i contrasti.
Mio padre quando sono stata operata e quindi ho perso questa possibilità, diciamo, lui da quel momento non si è più ripreso: stava bene e ha iniziato a invecchiare, a stare male.
Mia madre ogni tanto, invece, diventa aggressiva. È ha uno strano rapporto, è come se da un certo punto di vista l'avessi delusa e dall'altra invece si è fatta l'idea di non essere mai nonna, di non avere determinate cose che le amiche hanno e ha iniziato a odiare i bambini piccoli. Cioè li guarda e non sa cosa dirgli. Mi dice anche: "meglio così perché io non saprei da che parte prenderli, da che parte rigirarli".
Quindi sono un po' bivalenti, ci sono dei momenti in cui sento che il supporto è maggiore di quello di cui avrei bisogno e dei momenti invece in cui arrivano devastanti nei miei confronti come se fosse colpa mia.
Non è facile, è una situazione molto difficile perché poi basta poco che si innescano continue problematiche. E poi rimani figlia. Anche questo è un problema, cioè quando sei madre l'atteggiamento dei genitori è "sì, sei figlia, però sei anche madre" e quindi è come se tu fossi più matura.
Così io invece sono una contro due, e sempre figlia perché non mi vedono madre, quindi io sono sempre figlia e tendono a soggiogare continuamente, questo è il problema.
Ancora lo sto affrontando perché ci sono cose che stanno venendo fuori da poco, è venuto fuori a Natale, quindi qualche mese fa. Mio padre ha tirato fuori un po', quindi dopo sei anni. Lento, e un po' a volte uno stillicidio. Io ci sto lavorando perché comunque queste cose al momento in cui succedono tutti cercano di superarle, ma in realtà se le hai superate si vede dopo tanto tempo, non subito, perché subito c'è la forza e la reazione, dopo tanto tempo c'è quello che è veramente rimasto e vedi come gli altri hanno lavorato su questo problema. Io sono andata dallo psicologo per riuscire a trovare un equilibrio per tutto perché non solo ho dovuto superare fisicamente, ma ho dovuto superare tutto il resto che non è stato assolutamente facile. E quindi io comunque ero sola, e quando stai aspettando un figlio senti che invece hai bisogno dell'altra persona; non c'era quindi ho dovuto fare di qua e di là da sola. Poi ho cercato di ritrovare un equilibrio dentro di me.
Loro no, loro non ci hanno lavorato, questo è il problema."
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