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Momi: "L'esperienza devastante della gravidanza extrauterina"



Il rapporto con le amiche con figli start 00:08:29end 00:10:30 Momi racconta del supporto ricevuto dalla famiglia e dagli amici durante la gravidanza extrauterina.trascrizione MOMI: "Compianto, no; soprattutto perché vengo da una famiglia dove la compassione, nel senso proprio: "ah poverina!" non esiste, anzi immediatamente cercano di farti cambiare il dolore in una forza.
Prendi forza da questa cosa e cambia, cioè cerca di trasportarla in qualcos'altro. Trasformalo!
Quindi anche i miei amici sono stati bravissimi, soprattutto la mia migliore amica che, quando è successo, stava per partorire. Dopo due mesi ha partorito e per me è stata una tragedia e io non sono riuscita a toccare sua figlia tipo per mesi, fino a che un giorno lei - fantastica - l'ha lasciata lì vicino a me, ha detto: "io vado a fare il biberon", è andata in cucina, questa ha iniziato a piangere a dei livelli mostruosi e io mi sono trovata, dopo dieci minuti che la lasciavo piangere lì, ho detto: "vabbè, la prenderò in collo", e lei era lì che aspettava questo momento, mi ha dato il biberon e detto: "hai visto che ce l'hai fatta?". E poi mi ha chiesto di diventare la sua madrina quindi io sono legatissima a questa bambina e diciamo che mi fanno fare molto la zia ecco, e quindi ho trasformato in una situazione di grande zia, molto presente, molto materna anche.
Ma compassione no, nessuno, anzi tutti intorno a me sempre a dire: "Forza! Avanti!". Cioè può essere un'occasione per fare qualcos'altro."
soggetto amici figli gravidanza famiglia d'origine


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