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Momi: "L'esperienza devastante della gravidanza extrauterina"



L'eredità start 00:05:39end 00:08:28 Nonostante il primo desiderio di tramandare conoscenza e oggetti cari ai propri figli, Momi riflette sulla possibilità di condividere la sua eredità con i figli degli amici o di un futuro compagno.trascrizione MOMI: "Essendo figlia unica di figli unici dentro di me ho sempre desiderato anche la famiglia per tramandare un sacco di cose della mia famiglia; io comunque ho conosciuto i miei bisnonni e quindi mi dispiace non poter parlare a qualcuno che ha i miei stessi geni, di noi. Questo albero genealogico che viene potato, stroncato di netto.
E poi sono piena di cose, sono piena di cose belle tipo appunto macchine fotografiche del bisnonno, poi anche del mio babbo, della mia mamma, perché è una famiglia che nella fotografia c'è da molte generazioni, dal trisavolo, quindi dall'inizio.
E allora ogni tanto questo mi infastidisce e ogni tanto, invece, penso: "le darò ai figli dei miei amici dicendo questo a te, questo …". Quindi ci sono dei momenti in cui ascolto ciò che a loro piace per decidere. Penso che magari queste casse, queste scatole dove ho tutte le cose prima o poi invece che scritto ‘tazzine', ‘libri', ci sarà scritto ‘Giada', ‘Stella', ‘Silvio' e altri nomi per spargere poi in giro ciò che ho. Altre volte penso: "vendo tutto e quando sarò anziana, se sono sola, rimango in hotel così fanno tutto gli altri, io sto tranquilla in un hotel senza aver bisogno per forza di una casa dove stare". A volte può essere anche confortevole un posto diverso, puoi viaggiare, a quel punto ti muovi, sempre avendo l'opportunità di poterlo fare, la cosa più bella è avere sempre le gambe e la forza di muoversi.
Oppure arriva un uomo che magari ha già dei figli e quindi la situazione cambia totalmente perché a quel punto hai una famiglia allargata e l'ottica è diversa; ma penso che comunque qualcosa darò in giro. Perché è bello dare."
soggetto eredità discendenza partner


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