skip to Main Content

Università della Terza Età di Cagliari



Esperienze - testimone 10 start 00:33:41end 00:45:19 Una donna (testimone 10) racconta delle sue relazioni e del rapporto con suo figlio.trascrizione TESTIMONE 10: "Allora intanto devo dire che ho preso coscienza di tutte queste sfumature di pensiero delle donne che non hanno figli, per scelta o per casi della vita, soltanto dopo che ho sentito voi perché sinceramente la mia vita era fatta di rapporti tradizionali: padri, madri figli, figli dei figli e così via. Personalmente, quando mi sono sposata, avevo fatto - forse una scelta solo mia - di aspettare qualche anno prima di avere figli perché il mio ex marito era uno sportivo quindi erano più i giorni che passava fuori casa... stavo pensando la difficoltà di avere un figlio con una presenza del compagno così scarsa, chiamiamola così. Poi, tra una cosa e un'altra è passato un anno, invece sono rimasta incinta e allora ho avuto mio figlio. Personalmente sono stata contenta, anche se poi con la sua nascita sono peggiorate le situazioni tra me e mio marito e quindi insomma... comunque sia la mia attenzione al figliolo era scontata, per me era una cosa naturale che io mi dedicassi a lui. Piano piano probabilmente dedicarmi molto al figliolo mi ha fatto trascurare il marito, dopo di che, quando il bambino aveva tre, quattro anni, ci siamo separati e sono rimasta così.
Non ho mai pensato: "ahimè, c'è il figlio"- che chiaramente è un legame indissolubile anche con l'ex marito perché è comunque il padre di mio figlio - cosa che tutt'ora, che ha quaranta e fischia anni, sta gestendo positivamente perché così come frequenta la mamma sta frequentando ed è vicino anche al padre; quindi dal punto di vista educativo... ora, non so, mio figlio non mi ha presentato nessuna compagna, nessuna amicizia, quindi non so che vuol fare della vita. L'esempio che ha avuto è stato un po' negativo perché ha visto una famiglia separata, dopo divorziata, quindi è cresciuto con molta autonomia, facendosi le sue esperienze però non mi ha passato informazioni sul suo sentire, sul suo pensiero, anche per quanto riguarda la situazione dei genitori, non si è mai sbilanciato. Quindi io non ho sentito pesare questa presenza del figlio; ora è grande, un uomo quindi ci rapportiamo da adulti, anche se lui lavora fuori a Treviso.
Però, non so, parlando delle mie esperienze personali, quelle che interessano la vostra ottica, dopo diversi anni ho avuto un rapporto sentimentale con un altro uomo - dopo che eravamo già separati abbondantemente - però anche qui, era un uomo sposato, aveva la famiglia sempre davanti a sé - soprattutto le figlie, logico che fosse così - e niente... una bruttissima esperienza. Sono rimasta incinta e ho dovuto abortire.
Una scelta; ho lasciato anche quell'uomo, è stata un'esperienza traumatizzante per me ma non trovavo altra via d'uscita perché non c'era assolutamente in me la volontà di imbarcarmi in una tensione, mettermi in mezzo alla famiglia sua, cose varie; quindi negativo, ho chiuso tutto.
Poi mi sono dedicata un po'... mi sono riscritta all'Università però poi avevo bisogno di lavorare quindi... sono entrata in CGIL, sono stata Amministratore Delegato del CAF della Sardegna.
La mia vita è stata riempita moltissimo non ho pensato a nient'altro che al lavoro e a mio figlio, ovviamente, che però faceva la sua vita.
A tutt'oggi sono felicemente pensionata."
NICOLETTA: "Quando hai detto: "Lunàdigas mi ha fatto vedere un mondo a cui non avevo mai pensato", come mai, non avevi...?"
TESTIMONE 10: "Perché non c'erano… forse una zia che non ha avuto figli, però nel mio parco parenti e amicizie erano tutti canonizzati con moglie, marito, moglie e figli e quindi non ho mai preso contatto; io ero una nipote, quindi questa zia era distante dalla mia possibilità, non mi è mai venuto in mente di chiederle: "come mai non avete avuto figli tu e tuo marito?", non mi è mai venuto. E anche dopo non ho mai preso visione di persone che avevano fatto questa scelta oppure si son trovate, per casi della vita, a dover rinunciare ad avere figli.
Ecco perché. Ascoltando voi ho detto che avete aperto una voragine che io non conoscevo.
Tantissime donne, ho visto, hanno preso molto consapevolmente questa decisione, altre si sono trovate coinvolte in altri casi della vita, si sono trovate ad avere una certa età, dice: "io non ho bisogno dei figli" - così io ho recepito da alcune interviste - e poi personalmente, non ti posso dire: "ho un'amica che è in questa condizione."
NICOLETTA: "Ma per esempio quella zia, perché tu non hai mai chiesto le sue motivazioni?"
TESTIMONE 10: "Perché quando io frequentavo quella zia - era una cugina di mia madre - ero ragazza, giovanotta quindi non avevo il problema, non lo vedevo nemmeno, "è senza figli", quindi... mentre l'altra zia, la sorella di questa, aveva Francesca, insomma... ho conosciuto i figli dell'altra zia. Di questa zia non mi sono mai posta il problema. Perché forse non avevo visto la difficoltà, oppure non avevo individuato in questo non avere figli un caso strano rispetto al mio tram tram quotidiano. Anche mia madre la frequentava normalmente senza porsi problema di nessun tipo, anzi erano molto affezionati - non aveva avuto sorelle mia madre e quindi queste zie erano, per lei, l'alternativa."
NICOLETTA: "Non c'era giudizio nella famiglia verso questa zia? Era normale?"
TESTIMONE 10: "Assolutamente, era accettata e veniva amata con affezione da parte di mia madre come anche l'altra zia che aveva figli per cui noi non siamo cresciute con...
Mia madre non ha mediato un atteggiamento negativo nei confronti di questa zia, assolutamente.
Anzi era molto affezionata: "senza figli? mah, se non ha figli..." , come se fosse una cosa normale. Forse mia madre culturalmente aveva un approccio un pochino superiore a quello di mio padre, dal punto di vista culturale: anche se veniva da un paese del nuorese aveva combattuto contro l'opacità di quelle condizioni di quelle visioni per cui era emancipata.
Il messaggio che ci dava mia madre era… lei era emancipata e men che meno ci avrebbe educato a disprezzare una persona senza figli. Quindi io, culturalmente, non ce l'ho questa problematica."
NICOLETTA: "Scusa, un'ultima brevissima cosa: pensi che non esista proprio questo sguardo o che la tua fosse una famiglia particolarmente illuminata per non giudicare questa zia? Cioè, ha senso la ricerca di Lunàdigas, la ricerca di Lunàdigas per te ha un senso...?"
TESTIMONE 10: "Mi avete messo davanti ad uno spicchio di umanità che non conoscevo, nessuno mai mi aveva esposto questi tipi di concetti che sto sentendo, che sono scelte oppure: "ho scelto di non avere figli" oppure: " non ho avuto figli per i casi della vita". Nessuno mi aveva mai fatto mettere a fuoco questo atteggiamento per cui io che sono cresciuta come se fosse un aspetto della società, della vita normale, non avere figli... non riuscirei nemmeno a disprezzare una persona che non ha figli. Non fa parte della mia cultura e non l'ho vissuta dal punto di vista familiare. Mio padre era un insegnante, mia madre aveva fatto gli studi a Macomer quindi si era evoluta rispetto al paese; non ci hanno educato a queste chiusure, questo te lo posso garantire, infatti quando ho sentito tutte queste dichiarazioni ho pensato che è una realtà che non conoscevo."
soggetto figlio divorzio aborto lavoro emancipazione zia


Back To Top