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Michel e Stefano: "Basta essere in due per essere una famiglia"
michel e stefano
Noto 2021 set. 03 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro



Famiglie d'origine start 00:07:50end 00:13:41 Stefano e Michel riflettono sulle loro rispettive famiglie d'origine, sul rapporto con e tra i genitori, sulla relazione con la figura paterna e su come hanno singolarmente potuto esprimere la propria identità omosessuale.trascrizione STEFANO: "Intanto la mia famiglia di provenienza è una famiglia semplice: mia madre era figlia di agricoltori che per un periodo sono stati anche facoltosi ma che poi sono finiti in niente. Mio padre faceva l'operaio, un uomo con tanti interessi ma con dei limiti causati dalla propria provenienza sociale.
Due persone che si amavano molto a scapito di noi figli, ho una sorella; una madre algida, molto fredda, di queste donne con grandissimi sentimenti ma nascosti dentro, di quelle che hanno deciso che non devono mostrare mai niente e che non devono mai essere affettuose.
Evidentemente davano per scontato che i figli avrebbero, a loro volta, fatto… si sarebbero sposati e fatto dei figli. Devo dire che però, al di là del dispiacere, di cui non si è mai parlato perché non se ne parlava, non ci sono mai state particolari intromissioni nel mio essere omosessuale. Ad un certo punto, io, che sapevo da sempre di essere omosessuale, ho iniziato a vivermela come condizione di estrema normalità, sono andato a vivere da solo, mi sono fatto la mia vita e loro sono sempre stati estremamente civili nei confronti dei miei compagni e non hanno mai ostacolato né criticato quella che probabilmente per loro era una scelta e non una condizione. Detto questo credo che le aspettative si fossero fermate lì, non penso avessero in testa allora, perché parliamo comunque di metà-fine anni ‘70, l'idea che un giorno probabilmente due uomini avrebbero potuto avere dei figli in diversi modi, per cui no, restava, secondo me, un pensiero a quel punto che non era più da prendere in considerazione: "non sarei mai diventato padre" probabilmente per loro."
MICHEL: "Io, invece, vengo da una famiglia normale, niente di particolare; una madre che lavorava, anche mio padre, due sorelle più grandi di me, quindi io comunque ero il piccolo, l'ultimo della famiglia, sempre viziato comunque. Non ho mai sentito nessuna pressione di capire se avrei avuto figli o no, non mi hanno mai detto niente a proposito della sessualità, diversità e quindi io sono cresciuto con tranquillità e mi sono sentito di fare quello che volevo, senza nessun giudizio…"
STEFANO: "...al punto che anche la sua sorella, che ha due anni più di lui, è una donna senza figli."
MICHEL: "Sì, senza figli, anche lei non ha mai voluto figli e poi non ha mai cambiato idea, anche se oggi ha due anni più di me quindi ne ha cinquantacinque.
Io oggi potrei, vorrei, sarebbe bello, anche se però mi sa che è troppo tardi. No, mi sa, sono sicuro che è troppo tardi. Ma mia sorella, per esempio, non ha mai voluto e non ha mai cambiato idea. Un'altra sorella ne ha avuto tre di figli, però una mezza generazione avanti di me, che ha undici anni più di me, quindi altri tempi, abbiamo undici anni di differenza, sembra più una zia che una madre, una sorella con idee diverse, completamente diverse. Questi dieci anni, dagli anni ‘60 e ‘70 erano un gap importante, con cambiamenti…"
STEFANO: "I miei genitori, per un certo periodo, prima che mia madre si ammalasse lavoravano entrambi, assolutamente una famiglia…"
MICHEL: "Io invece ho avuto un padre che mi ha seguito tanto. Mi faceva fare sport, andavamo in spiaggia, nuotava con me, mi prendeva, mi buttava, mi faceva fare tante cose quando aveva tempo, sì."
STEFANO: "Io ho un padre assente che, secondo me, è stato il primo a individuare che io fossi diverso e quindi si è allontanato un po'. Nel senso che parliamo comunque di generazioni in cui difficilmente i padri erano presenti, questo è accomunabile anche agli eterosessuali. Però, sicuramente, appunto non condividendo gli interessi tipici dei maschi, il calcio in primis e tutte le cose che ne conseguono, non c'è mai stato un grande rapporto per cui… però per tutto il resto sì, una famiglia assolutamente tradizionale."
MICHEL: "I miei genitori non li ho vissuti tantissimo perché ho perso mio padre quando avevo vent'anni, quindi ero un bambino più o meno, e mia madre quando ne avevo ventiquattro; quindi vedo intorno a me gente della mia età che ha ancora il padre o la madre o anche tutti e due e quindi è ovviamente una storia diversa con esperienze diverse; i miei li ho vissuto poco perché fino a vent'anni, è pochissimo."
soggetto famiglia d'origine madre padre sorella genitori anni Settanta gay


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