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Il cerchio delle rugbiste: "E se scopri che è troppo tardi?"



Psicologia e procreazione start 00:19:52end 00:22:31 Le ragazze affrontano il tema della procreazione finalizzata o non finalizzata ad avere figli. Partendo dalla sua posizione religiosa, Giorgia racconta di aver concepito la figlia dopo aver accettato con disponibilità l'esito degli esami medici che davano per impossibile che rimanesse incinta. Sostiene che il fattore psicologico sia strettamente implicato nell'esito della procreazione e nel caso di pratiche di fecondazione assistita.trascrizione BEATRICE: "Non ho mai fatto l'amore per procreare. Lo saprei bene..." [risateHIARA: "Penso che sia una domanda che non ci poniamo."
BEATRICE: "Tu magari sì, invece, visto che hai una figlia."
GIORGIA: "Sì, cambia, nel senso che comunque, nel momento in cui tu ti apri alla vita fai una scelta di un certo tipo; nel momento in cui invece in quel momento non puoi o non vuoi avere figli, non vuoi avere la possibilità di avere una maternità, devi adottare altri metodi. Poi ci sono metodi più religiosi e metodi meno religiosi, nel senso che se si dovesse fare attenzione, tra virgolette, a quello che dice la religione dovresti far l'amore per procreare - punto, fine. Non c'è altro da fare. Quindi anche solo pensare "non sono sposato e ho la possibilità di avere dei figli"... cozzano tra di loro, quindi devi vedere a seconda di quello che è la tua scelta di vita, puoi decidere di fare o non fare figli e precludere la possibilità di averli in diversi modi."
BEATRICE: "Però dai, penso che sia anche… non lo so se ti dia più ansia il fare l'amore per non procreare e poi procreare. O se ti metta più ansia fare l'amore per procreare e poi non riuscire a farlo."
GIORGIA: "È una cosa psicologica, è vera questa cosa. Nel senso che nel momento in cui io mi sono sposata ho detto: "Io mi apro alla vita, quindi quando arriva un bambino è bene accetto". E dopo più di un anno di matrimonio in cui ancora non eravamo riusciti ad avere bambini abbiamo iniziato a fare tutti i controlli del caso. Terminati questi controlli è risultato che non potessimo avere figli, né io né mio marito. A questo punto abbiamo detto: "Va bene, adesso ci apriamo alla vita in un altro modo; non c'è problema, lasciamo stare, è inutile che cerchiamo, ci intestardiamo su questa cosa". Nel momento in cui abbiamo rimosso questa cosa, la visita successiva io ero incinta. Stavo facendo un altro di questi controlli e mi hanno detto: "Guarda che tu sei incinta", "Ma come se un mese fa mi avete detto che non potevo avere figli, adesso sì?". Quindi fa molto il fattore psicologico. Conosco delle persone che non potendo avere figli hanno scelto la strada della fecondazione assistita, dopo tre o quattro tentativi ancora nulla. Gli hanno detto: "Guardate, non si riesce a fare nulla". Terminata questa procedura che avviene dopo tantissimi tentativi, lei della coppia è rimasta incinta. »
VERONICA: "… eh lui la vedo dura…" [risate]
GIORGIA: "Lui è più dura, anche se il futuro chissà cosa ci riserva!"]]>
soggetto procreazione assistita religione procreazione contraccettivi


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