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Melissa Panarello: "Dire che una madre è cattiva è ancora un tabù"



La famiglia d'origine start 00:01:06end 00:02:42 Melissa Panarello racconta della sua esperienza di figlia non voluta dalla madre e di come alcune imposizioni sociali abbiano effetto sulla vita delle generazioni a seguire.trascrizione MELISSA PANARELLO: "La mia esperienza personale infatti è che… sono stata cresciuta da una madre che probabilmente non voleva dei figli, molto giovane, nata e cresciuta in Sicilia dove fare figli è quasi un obbligo; molto giovane appunto, a vent'anni ha avuto me, sono stata la sua prima figlia e probabilmente non era quello che voleva. In quel caso mi sono chiesta più volte: e se avesse potuto decidere? Se avesse potuto dire: "io non voglio un figlio"? . Forse sarebbe stata lei una donna più felice, e io sicuramente non sarei nata, però probabilmente, ecco lei, sicuramente, sarebbe stata una donna più felice.
Mia madre è una donna estremamente adolescenziale, incapace, secondo me, di prendersi delle responsabilità, e quindi nel momento in cui le proprie figlie sono cresciute - siamo io e mia sorella - ha deciso in qualche modo di bloccare la nostra crescita, non farci diventare donne, perché questo la metteva di fronte al proprio fallimento di donna che non è riuscita ad evolversi. Questo sicuramente ha creato degli scompensi, come è normale pensare. Io poi ho fatto il mio percorso, mi sono presa le mie responsabilità di figlia prima e di donna dopo. Però è molto difficile smettere di essere figli quando una madre non vuole figli, non so come dire, è una cosa molto complessa e molto complicata insieme."
soggetto madre scelta famiglia d'origine giudizio sociale


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