Bruna Dal Lago Veneri: "Sante, sportive, salighe e anguane. Le donne delle montagne senza figli naturali"

Il tabù della maternità start 00:08:39end 00:14:12 Bruna Dal Lago Veneri individua nella tradizione culturale contadina e nel portato religioso cattolico e protestante le ragioni dell'imbarazzo diffuso in Sudtirolo di parlare di procreazione e del tabù rappresentato dalle donne che scelgono di non avere figli.trascrizione BRUNA DAL LAGO VENERI: "Io credo che la cultura di qua, la cultura delle montagne è una cultura che ha avuto di nuovo uso una parola come madre (cultura come madre) ha avuto varie forme religiose: una è un cristianesimo che ha ucciso, ma nel vero senso della parola, ha cercato di sopprimere le culture precedenti; l'altra è questa fuga verso il protestantesimo e se tu pensi anche la guerra dei contadini e tutte queste cose, il protestantesimo della nostra terra ha avuto un grandissimo importanza perché Lutero è alle porte in definitiva. Allora attraverso questa, diciamo, diversità di credi, di religione, tutte però molto impegnate in qualche modo (meno il protestantesimo, sicuramente meno ma di più il cattolicesimo) a tenere le donne fuori da questi discorsi, dai discorsi importanti: soltanto buone, in fondo, per procreare. Chiaramente il fatto di procreare le mette in imbarazzo. Cioè parlare della procreazione le mette in imbarazzo. Credo che questo sia una possibilità, non so dirtelo, ma penso che sia così.
Tra le donne contadine, tra le donne così una unione fra donne c'è sempre stata e anche molto importante. Io credo che ci sia stato invece c'è anche un proverbio che lo dice, "di queste cose non si parla con gli uomini" per esempio, questo sì. Ma fra donne non mi pare, io credo che ci sia stata, invece la quantità dei figli in un maso contadino sono le braccia di lavoro, ragion per cui una donna che non ha avuto figli è considerata meno; a meno che, come alcune che io ho anche conosciuto, non siano donne eccezionali dal punto di vista della capacità in altre cose, raccoglitrici di erbe, curatrici di animali; allora no, però sono donne fuori, non c'entrano più con il gruppo normale. Se no sì, senz'altro sì. Cioè la donna che non ha avuto figli non è considerata alla stregua delle altre donne, questo nella cultura contadina, no."soggetto montagna religione cattolicesimo protestantesimo montagna cultura contadina