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Il Cerchio delle donne di Latina



La testimonianza di Ecaterina start 00:38:30end 00:42:09 Ecaterina racconta la sua rinascita data dalla nuova consapevolezza acquisita riguardo alla maternità: sempre con la sensazione di essere inadeguata, Ecaterina ha capito di essere diventata madre non per scelta, ma per prassi sociale. Questa condizione, probabilmente ereditata dalla propria madre, distante dai figli a differenza del padre molto amorevole, si è riflettuta anche nei rapporti di amicizia con le donne, troppo spesso monotematiche su figli e famiglia.trascrizione ECATERINA: "Io sono Ecaterina, vengo dalla Romania. Ad agosto faccio venti anni da quando sto a Latina. Praticamente sono arrivata a Latina la prima volta che sono arrivata in Italia e non mi sono mossa. Ho messo proprio le radici forti. Ho figli. Pensavo di averli voluti, poi mi sono resa conto che [ridonoi sono capitati, li ho tenuti, li ho cresciuti, li ho amati però tornassi indietro non li farei con la mente di adesso. Li ho fatti perché la società era così, perché dovevi essere madre, perché dovevi sposarti, era tutto un iter che la donna doveva fare. Mi stava stretto ma non conoscevo altro. Facevano tutti così, anzi mi sono sentita sempre inadeguata perché non mi sentivo una brava madre. Sono dovuta arrivare a quarantasette anni a rendermi conto che ci sono tante donne come me, anche donne che non hanno scelto di avere figli, se hanno fatto un figlio dicono: "boh, io l'ho fatto però non è che ho il senso di maternità innato, me lo cresco"… e mi ci sono ritrovata.
Penso di non avere mai avuto vere amicizie tra le femmine per il discorso che dove giravo si parlava di figli, di marito, di cucina, di casa, che noia, che barba… A me ha cresciuto mio padre, non perché non ho una madre ma mia madre… non lo so, può darsi pure che pure lei non voleva figli. Non ci ha mai amati. Non ha fatto neanche lo sforzo di far finta che ci amasse. E invece mio padre mi ha dato tutto l'amore, la cultura, l'amore per i libri, per il cinema… quindi mi sentivo molto… Ci ho pensato tante volte: "ma forse dovevo nascere maschio perché a me piacciono più quelle cose". Non mi ci trovavo nemmeno come donna, non mi ci riconoscevo. Ma non perché non sono donna, ma proprio perché pensavo ad altre cose, invece intorno a me le donne parlavano solo di quello, pensavano solo a quello. Tre anni fa ho scoperto un gruppo di lettura e mi ha colpito il fatto che una delle persone, una donna che partecipava a questo gruppo di lettura, ha detto: "Oh, finalmente posso parlare con qualcuno di libri e non di: cosa cucini oggi? Cosa hai fatto da mangiare stasera? O queste cose così". E ho scoperto: "le donne mi piacciono!" [ridono]. Sono contenta, adesso sono contenta che sono donna. Sto ancora lavorando su me stessa. Mi sto scoprendo mano a mano che vado avanti, cioè sono arrivata a quarantasette anni e mi sto scoprendo adesso. Per me è una rinascita. E il fatto che ci siano così tante donne qua, mi sono trovata in tante di loro, per tanti motivi diversi, è bellissimo. È bello. Sono contenta."]]>
soggetto giudizio sociale madre padre famiglia d'origine istinto materno


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