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Susy Bellucci: "Faccio parte di una generazione che ha creduto in una socialità diversa"



L'eredità start 00:18:28end 00:21:48 Susy Bellucci racconta di come con il suo compagno abbiano parlato spesso di eredità e del desiderio di creare una fondazione che si occupi di musica per l'infanzia, in modo da rivalorizzarla nei vari ambiti didattici ed educativi.trascrizione SUSY BELLUCCI: "Sia io che Giulio, il mio compagno, abbiamo accumulato tantissime cose a livello di ricordi musicali, abbiamo una casa strapiena di dischi, di spartiti, di dvd, poi lui dipinge anche, quindi anche di quadri, di tutto un po'. Mi sono molto spesso chiesta che fine faranno queste cose, perché io e lui sappiamo che ci sono tante cose preziose. Mentre invece sono sicura che i nostri eredi, diciamo consanguinei, non lo saprebbero. Ho anche pensato, e mi piacerebbe anche farlo però non è così semplice, di lasciare la mia casa e tutto il suo contenuto istituendo una fondazione per la musica per l'infanzia. Perché ribadisco, io sono un po' indignata per come viene trattato questo argomento. Cioè intanto a priori come proprio vien trattata la musica, in generale. Perché in Italia, che è un Paese che va noto nel mondo… cioè in Italia se voi chiedete, non so, ad un abitante di un paesino americano, manco non sa dove sta l'Italia, però se gli parli di Puccini, di Verdi o di Michelangelo… l'Italia è il Paese dell'Arte e della Musica che sono purtroppo invece così trascurate; specialmente la musica, che è una materia formativa, che in tutti i Paesi viene considerata tale, proprio in Italia…E mi sono trovata delle volte con inglesi, americani, tedeschi dove ciascuno impara a scuola a leggere uno spartito, a suonare uno strumento, e quindi immediatamente ha questo esperanto a portata di mano perché dovunque vada, entra in comunicazione con l'abitante che parla un'altra lingua, ma quella lingua è comune a tutti. In Italia questo non c'è, nessuno sa leggere; magari ti cantano "O' sole mio", però nessuno sa che cosa sia una nota. E poi questo fatto che non venga considerata una materia formativa è veramente vergognoso, veramente. Quindi a maggior ragione mi sarebbe piaciuto… piaciuta l'idea di fare una Fondazione per una scuola, magari fin dalla più tenera infanzia, proprio specificatamente di musica. Qual è il problema? É che ci sono talmente tante problematiche burocratiche - insomma io tutte le volte che mi sono interessata di fare qualcosa in questo senso, non voglio dire strettamente legato ad un'eredità per creare una Fondazione - qualsiasi cosa diventa di una difficoltà per cui uno alla fine dice "ci rinuncio perché sarà quel che sarà", con un certo fatalismo e dispiace anche, perché queste cose poi finiranno in qualche rigattiere che le rivenderà a due euro e nessuno saprà utilizzare queste cose che invece sono degli strumenti, per chi li sa utilizzare, importanti e preziosi."soggetto partner vecchiaia eredità infanzia musica persone citate Buonarroti, Michelangelo (scultore, pittore, architetto, poeta) [persona citata] Verdi, Giuseppe (compositore) [persona citata] Puccini, Giacomo (compositore) [persona citata]


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