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Lea Melandri: "Il femminismo è stato un atto straordinario di nascita"



La visione del materno start 00:33:24end 00:34:50 Lea Melandri espone la sua distanza dalla visione del materno come sacrificio della donna o cura della donna verso l'altro, ravvedendo in questo aspetti di dipendenza potenzialmente di grande violenza e aggressività.trascrizione LEA MELANDRI: "Non so perché, ho proprio una difesa molto forte rispetto al materno inteso come dedizione all'altro, come il sacrificio di sé per l'altro. Probabilmente è proprio questo bisogno di costruirsi come... di costruire il sé. Io penso che in questa dedizione ci siano molti degli aspetti negativi, molti degli aspetti violenti, distruttivi della relazione uomo-donna. Questa dedizione femminile crea dei rapporti di dipendenza veramente carichi di una potenziale aggressività. No? Penso, l'ho scritto… nell'ultimo libro in particolare ho affrontato questo tema della dedizione materna, le donne che diventano poi madri dei loro [compagni. la dedizione e la cura non sono rivolte - come si pensa - ai bambini, ai malati, agli anziani, ma uomini in perfetta salute. Cioè le donne curano, curano dal punto di vista fisico, psicologico eccetera uomini in perfetta salute… allora questo crea una infantilizazione, no? Fissa la relazione in una dimensione infantile, di dipendenza infantile. E nell'età adulta è difficile da superare, difficile da tollerare. Ecco quindi, io credo che la famiglia istituzionalizza l'infanzia. Quando è comparso il materno nel femminismo io sono stata molto critica. E il materno c'è sempre stato nella storia dell'emancipazione."]]>soggetto istinto materno maternità sacrificio dipendenza violenza sessualità cura


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