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Melissa Panarello: "Dire che una madre è cattiva è ancora un tabù"



Libri e figli start 00:08:15end 00:09:36 Melissa Panarello racconta della sua attività di scrittrice e di come questa non si possa paragonare alla maternità.trascrizione MELISSA PANARELLO: "No, io francamente non ho mai messo in parallelo tutto questo perché credo che la discriminante sia la responsabilità. Con le cose che faccio, con le cose che produco, che creo, non ho un senso di responsabilità, o meglio ce l'ho fino ad un certo punto, poi me ne distacco: quando ho finito un romanzo e lo do all'editor o lo presento in giro, non è più roba mia, quindi non ho più un senso di responsabilità verso quella cosa li. Con i figli credo che questo non succeda. Credo che la prima cosa che un genitore ha verso un figlio, e un figlio anche verso un genitore, è il senso di responsabilità. Quindi non metterei in parallelo le due cose per quanto mi riguarda. E soprattutto non ho quella forma di affezione con le cose che scrivo, con le cose che creo: all'inizio sì, all'inizio li tratto un po' come amanti appena conosciuti, quindi sono molto appassionata, dedico loro tutto il tempo, concedo tutto di me… dopo un po' mi annoiano, quindi ho bisogno di passare ad altro. Con un figlio credo che questo non sia possibile ma non sia neanche concepibile, credo, emotivamente.
Probabilmente mi annoierò di mio figlio se sarà una persona forse troppo stupida o troppo noiosa, potrà succedere anche questo, però, ecco, non li metterei insieme."
soggetto scrittura maternità responsabilità


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