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Melissa Panarello: "Dire che una madre è cattiva è ancora un tabù"



Il corpo start 00:05:28end 00:08:14 Melissa Panarello racconta del suo desiderio di avere figli e di come sia fondamentale ascoltare il proprio corpo per capire quando è il momento adatto. A partire da una sua esperienza personale, si ricollega alla storia materna e al tipo di educazione che ha ricevuto e spera di poter dare.trascrizione MELISSA PANARELLO: "Forse perché nata da una non-volontà, ho sempre voluto avere dei figli, da quando sono molto giovane, dall'età di sedici anni, mi sono sempre vista come madre e credo anche che sarei una buona madre. Non mi confronto tanto con l'immagine negativa di mia madre. O meglio, mi confronto distaccandomene. Ovviamente farò delle cose così come le ha fatte lei, è normale. E' ovvio, siamo comunque cresciuti con quel tipo di educazione, con quel tipo di atteggiamento. Però credo anche nella catarsi, credo anche nella morte e nella resurrezione delle cose. Quindi credo che la mia famiglia, la famiglia che costruirò potrà essere molto diversa dalla mia, voglio che sia diversa. Quindi ovviamente ho una volontà in questo senso.
Io per tre anni ho cercato di avere un figlio da una persona che non andava bene, che nonostante io fossi convinta fosse la persona giusta con cui fare un figlio, il mio corpo ha deciso che non era così. Io credo moltissimo che il corpo decida per te quando tu non sei capace di farlo, decida quando è giusto o non è giusto fare qualcosa, quando sei completamente annebbiato, quando non hai più la cognizione delle cose, è il corpo che ti dice che cosa fare. E a me in quel caso ha detto di non fare dei figli con questa persona. Quindi si è proprio chiuso.
Le ovaie hanno deciso per me, le mie ovaie ad un certo punto hanno smesso di funzionare e si sono riattivate quando io e questa persona ci siamo lasciate. Quindi è stato un messaggio estremamente chiaro e da allora ho sempre fatto caso ai segnali che il mio corpo mi dà, soprattutto l'apparato riproduttivo, è sempre un campanello d'allarme, è sempre molto collegato al cuore. Credo che ogni volta che qualcosa nel cuore non funziona si riversa sull'apparato riproduttivo, l'ho testato diverse volte. Questa è stata ovviamente la volta più eclatante, e anche in questo caso mi ricorda l'esperienza di mia madre. Mia madre, come dicevo prima, per tre anni non è riuscita a concepire perché appunto non voleva dei figli. Quindi ad un certo punto è stata costretta a farli e quindi il corpo ha funzionato a quel punto. Però prima, quando la sua coscienza non era definita, quando la sua volontà non era definita, il corpo non ha funzionato rispetto alla domanda che veniva fatta, la risposta è stata vuota."
soggetto madre corpo coppia famiglia d'origine


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